Dramma psicologico
Le ferite che determinano chi sei, trovano spesso radici in un passato che non sai. Questo destino riguarda anche Nadja, quarantenne divorzista di successo che quel passato se l’è lasciato alle spalle abbandonando il paesino di montagna ove è cresciuta, in una valle a nord del Friuli, a ridosso del confine sloveno. Spinta ora a tornarci a causa dell’aggravarsi delle condizioni della nonna paterna, dovrà affrontare ciò che più teme, ciò che ha voluto rimuovere da sé, a cominciare dalla propria appartenenza alla minoranza slovena. Ma nel mezzo dell’inverno, in quel luogo claustrofobico stretto tra miniere e oscurità, l’anziana le strapperà la promessa di seppellirla secondo l’antico rito minoritario locale: un’usanza illegale e inquietante che obbligherà Nadja a confrontarsi con la memoria del padre, da lei detestato. Scoprirà così le reali responsabilità dell’infelice matrimonio dei suoi genitori e le radici profonde delle proprie ferite, in un doloroso scavo nella memoria e nella terra che la porrà infine di fronte al dilemma: vendicarsi o perdonare?